Un uso consapevole degli antibiotici è fondamentale per arginare il fenomeno dell’antibiotico resistenza e per evitare milioni di morti. La Giornata Europea sull’uso consapevole degli antibiotici, celebrato il 18 novembre, a cui anche la Clinica Nuova Itor aderisce, è pensata per offrire spunti di riflessione e informazione sul tema.
Ormai da circa un secolo, gli antibiotici rappresentano uno dei cardini della farmacologia e della medicina. Costituiscono, infatti, uno strumento molto potente per combattere le infezioni batteriche. La loro invenzione si deve alle ricerche e alle scoperte di Alexander Fleming, che tra il 1895 e il 1928, studiò e caratterizzò la penicillina, aprendo la strada alla produzione di farmaci antibiotici. Da allora, gli antibiotici hanno salvato milioni di vite in tutto il mondo. Il carattere rivoluzionario del lavoro di Fleming, però, oggi rischia di essere messo a repentaglio da un uso eccessivo, non consapevole e non corretto di questi farmaci, che alimenta la cosiddetta antibiotico-resistenza, cioè il proliferare di batteri che si rivelano sempre più difficili da combattere. Per questa ragione, il 18 novembre è stata scelta come data per celebrare la Giornata Europea sull’uso consapevole degli antibiotici, a cui aderisce anche la Clinica Nuova Itor. Un’occasione per sensibilizzare medici, personale sanitario e pazienti sull’importanza di adottare specifiche buone pratiche nella somministrazione e assunzione di antibiotici.
Consumo di antibiotici e antibiotico-resistenza, un problema da non sottovalutare
Che l’antibiotico resistenza sia un fenomeno grave a cui prestare la massima attenzione lo rivelano i numeri diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che l’ha infatti inserita tra i 10 principali problemi sanitari a livello globale. Nella sola Europa, ogni anno, muoiono circa 33 mila persone a causa di infezioni provocate da batteri che riescono a resistere alle cure antibiotiche. A livello globale, sono addirittura quasi 5 milioni i decessi annui collegati con la resistenza agli antibiotici. Ma non basta: il progressivo indebolimento dell’efficacia degli antibiotici rischia di mettere a rischio le fondamenta stesse su cui si basa la medicina moderna, oltre a rappresentare un pericolo anche per gli animali e per l’ambiente. Alla base del rafforzarsi dei batteri c’è l’uso spesso indiscriminato che si fa degli antibiotici, sia per il trattamento delle patologie umane sia, in ambito veterinario, per proteggere gli animali, soprattutto negli allevamenti intensivi.
Visita il sito del Ministero della Salute dedicato all’antibiotico resistenza
Tre buone pratiche per l’assunzione di antibiotici
La gravità della situazione rende evidente la necessità di adottare misure stringenti per arginare il fenomeno dell’antibiotico resistenza. Ed il primo passo da fare è diffondere la cultura dell’uso consapevole degli antibiotici. Lo sforzo richiesto non è insormontabile. Basta prestare attenzione a tre buone pratiche: prevenzione delle infezioni, assunzione degli antibiotici sotto stretto controllo medico, cura dell’alimentazione (soprattutto della carne).
Adotta strategie di prevenzione dalle infezioni batteriche
Il primo obiettivo che ci si deve porre è quello di non aver bisogno di assumere antibiotici. Il che significa minimizzare il rischio di contrarre infezioni batteriche. In termini pratici, questo risultato si ottiene curando al meglio la propria igiene personale (a partire dal semplice lavaggio delle mani) e degli ambienti in cui si vive e lavora. Allo stesso modo, anche all’interno delle strutture veterinarie e negli allevamenti devono essere adottate adeguate misure igieniche.
Assumi gli antibiotici solamente sotto stretto controllo medico
Gli antibiotici non sono un medicinale che può essere assunto seguendo un metodo “fai da te”. È sempre necessaria la prescrizione medica ed è fondamentale seguire alla lettera le indicazioni del proprio dottore di fiducia in merito alla durata della somministrazione e al dosaggio. Al termine della cura, gli antibiotici eventualmente avanzati vanno smaltiti e non conservati. In questo modo si evita di cadere nella tentazione di riutilizzarli senza controllo. Per la stessa ragione, non bisogna mai assumere farmaci antibiotici prescritti ad altre persone.
Fai attenzione al consumo di carne
L’altro aspetto che è fondamentale curare è l’alimentazione. Gli antibiotici, infatti, sono spesso utilizzati indiscriminatamente negli allevamenti animali e quindi arrivano all’uomo attraverso la carne portata in tavola. Il consiglio è limitarne il consumo e soprattutto informarsi sulla sua provenienza, in moda da evitare quella commercializzata da stabilimenti che non rispettano buone pratiche veterinarie legate proprio alla somministrazione di antibiotici gli animali.